il Salvatore
“È molto difficile trovare qualcuno che abbia quella serenità che possono regalarci gli alberi”. Salvatore non è un albero, ma....
Se siete di Rimini, probabilmente non c’è nemmeno bisogno di presentarvelo.
Re incontrastato di Via Covignano e dintorni, il Massimo ama tantissimo essere un vignaiolo.
E non solo quello: Poliziotto, pompiere, carabiniere, alpino, istruttore di salvataggio, il Massimo subisce il classico “fascino della divisa”. Ogni settimana si presenta al vigneto con stivali lucidi, maglietta d’ordinanza, cappellino con visiera, k-way per le intemperie e guanti personalizzati.
Quando il Massimo si mette la divisa, si sente forte e è pronto a fare la cosa che gli riesce meglio: prendersi cura. All’arrivo degli altri vignaioli è sempre sull’attenti pronto ad accogliere tutti con una battuta e un sorriso, premurandosi di indagare che la giornata di tutti cominci nel migliore dei modi.
In tv non si perde una puntata di Walker Texas Ranger e nelle mattinate al vigneto marcia deciso tra le viti armato solo delle sue forbici, sradicando le piante infestanti e prendendosi cura dei grappoli che chiama affettuosamente “e’ mi burdél”.
Il Massimo è un amante della buona cucina romagnola e sulla tavola che prepara mamma Carla la domenica non deve mai mancare un buon bicchiere di rosso. Potete facilmente immaginare il suo entusiasmo quando gli abbiamo proposto di lavorare per farsi il vino da solo.
Grande fan di Adriano Celentano, uno dei suoi sogni è di fare la “festa della vendemmia” realizzando una piccola pigiatura dell’uva in pieno stile da “bisbetico domato”.
In realtà, per ottobre la festa è già in programma. Ma ve lo diciamo sussurrando, perché vorremmo che fosse una sorpresa. E vi garantiamo che con un vignaiolo come il Massimo, soprattutto quando indossa la divisa da agente della CIA, mantenere il segreto è tutt’altro che una passeggiata tra le viti.